Maglia-Lab: nasce il percorso formativo di Loma e Knitaly
Due storiche aziende di Reggiolo, Loma Spa e Knitaly srl, che lavorano al servizio dei brand del lusso a livello globale, hanno dato vita al progetto “Maglia-Lab” per la promozione della formazione caratterizzante, con l’intento di valorizzare i «mestieri creativi» della moda e di promuoverne lo studio e la pratica tra le nuove generazioni, in un profilo tecnico-professionale di cui oggi le aziende del tessile di alta qualità hanno sempre più bisogno.
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10/11/2023
Maglia-Lab: nasce il percorso formativo di Loma e Knitaly

Due storiche aziende di Reggiolo, Loma Spa e Knitaly srl, che lavorano al servizio dei brand del lusso a livello globale, hanno dato vita al progetto “Maglia-Lab” per la promozione della formazione caratterizzante, con l’intento di valorizzare i «mestieri creativi» della moda e di promuoverne lo studio e la pratica tra le nuove generazioni, in un profilo tecnico-professionale di cui oggi le aziende del tessile di alta qualità hanno sempre più bisogno.

Il primo corso di tecnico della maglieria ha preso il via a fine ottobre a Villa Fassati a Reggiolo (RE), luogo gestito dalla Fondazione Officina delle Belle Arti, già aperto all’insegnamento delle arti figurative e alla promozione della cultura, lasciando spazio alle nuove espressioni artistiche fino a toccare teatro, moda, fotografia, cucina e danza.

Il corso insegnerà l’utilizzo delle macchine da rimaglio al fine di realizzare il confezionamento di capi di maglieria. Il rimaglio è una tecnica di lavorazione tessile che consiste nell'assemblare i vari teli per poter comporre il capo, una fase molto delicata che ha bisogno di essere svolta da personale con esperienza e capacità per rifinire a mano o con macchine a puntino. Completamente gratuito, vede la partecipazione di 10 allieve, tra cui emergono neodiplomate di istituti professionali, persone interessate ad una riconversione delle loro professionalità nell’ambito della produzione della maglieria e altre in attesa di occupazione.

Questa iniziativa nasce dalla necessità di creare un passaggio generazionale delle maestranze all’interno delle nostre aziende e di trovare risorse umane adeguatamente professionalizzate che possano vitalizzare i laboratori artigianali che oggi lavorano per i brand della moda e preservare così il grande patrimonio del Made in Italy. – affermano le due imprese - Il distretto emiliano è infatti uno dei principali poli in Italia per la produzione di maglieria e abbigliamento ed è costituito da oltre 1.000 imprese con circa 7.000 addetti: il 39% produce solo maglieria, il 15% confezione e il restante 46% sia confezione che maglieria. 547 sono imprese di subfornitura, con diverse specializzazioni in una particolare fase o in alcune fasi del processo produttivo, sviluppa un fatturato di 1.500 milioni di euro di cui il 37% è destinato all’Estero. Le restanti imprese di servizi sono a supporto della filiera. La maglieria - continuano - rappresenta uno specifico settore dell’abbigliamento in costante crescita, che permette il connubio tra artigianalità ed innovazione tecnologica. Abbiamo necessità di inserire rapidamente nuove figure in azienda affinché l’impagabile bagaglio di esperienza e competenza, professionale e artigianale non vada progressivamente perduto.