IVA – Fuori dallo split payment le operazioni verso le società quotate dell’indice FTSE MIB – Decorrenza 1° luglio 2025
Dal 1° luglio 2025, sono estromesse dall’ambito applicativo dello split payment le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate a favore delle società quotate in borsa facenti parte dell’indice FTSE MIB.
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18/07/2025
IVA – Fuori dallo split payment le operazioni verso le società quotate dell’indice FTSE MIB – Decorrenza 1° luglio 2025

Per effetto dell’articolo 10 del D.L. 7 giugno 2025 n. 84 (disposizioni urgenti in materia fiscale), dal 1° luglio 2025 vengono estromesse dall’ambito applicativo dello split payment (in italiano “scissione dei pagamenti”) le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate a favore delle società quotate in borsa facenti parte dell’indice FTSE MIB.

La modifica al perimetro soggettivo dei destinatari dello split payment fa seguito all’impegno assunto dall’Italia di arrivare gradualmente all’eliminazione dello stesso.

Come noto, il meccanismo di deroga alle regole di assolvimento dell’IVA, era è stato autorizzato temporaneamente dalla UE ma, in occasione dell’ultima richiesta di proroga (avvenuta nel 2023), il benestare della UE per applicare il meccanismo alle società quotate nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana identificate ai fini IVA era stato limitato al 30 giugno 2025, mentre per tutti gli altri destinatari resta valido fino al 30 giugno 2026. 

L’intervento normativo, pertanto, ha la mera finalità di adeguare la normativa nazionale alla citata decisione UE, disponendo che l’esclusione dallo split payment si applichi alle operazioni effettuate a favore delle società quotate nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana per le quali è emessa fattura dal 1° luglio 2025. 

Ricordiamo che sul portale del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia e delle finanze (Mef) sono disponibili gli elenchi delle società controllate dalla P.A. tenute all’applicazione del meccanismo dello split payment.

Gli elenchi messi in rete si suddividono in:

  • società controllate di fatto, direttamente o indirettamente, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri;
  • enti o società controllate, direttamente o indirettamente, dalle Amministrazioni Centrali;
  • enti o società controllate, direttamente o indirettamente, dalle Amministrazioni Locali;
  • enti o società controllate, direttamente o indirettamente, dagli Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza;
  • enti, fondazioni o società partecipate, direttamente o indirettamente, per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, dalle Amministrazioni Pubbliche.

Gli elenchi per il 2025 e per gli anni precedenti, sono visionabili all'indirizzo https://www.finanze.gov.it/it/fiscalita/fiscalita-nazionale/normativa-tributaria/split-payment/ con ricerca tramite codice fiscale. 

L’aggiornamento degli elenchi avviene in via continuativa nel corso dell’anno.

Negli elenchi non sono incluse le Amministrazioni Pubbliche, comunque tenute all’applicazione del meccanismo dello split payment, per le quali è possibile fare riferimento all’elenco (c.d. “elenco IPA”) pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (www.indicepa.gov.it).

I soggetti interessati possono segnalare eventuali mancate o errate inclusioni, fornendo idonea documentazione a supporto ed esclusivamente mediante l'apposito modulo di richiesta disponibile sul portale del Dipartimento delle Finanze.

A chi rivolgersi

Aldo Bianchi
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Responsabile
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Adeodato Ceci
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Referente
Fisco e Tributi
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